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Venerdì 20 gennaio, trovo una notizia interessante e triste allo stesso tempo: l’Autodromo di Monza ha deciso di radere al suolo il mitico ponte Dunlop, anche detto ponte Campari posto al termine del lungo curvone Biassono e poco prima della seconda variante, quella della Roggia.
Le informazioni che trovo sono scarse, sembra quasi che lo abbiano voluto abbattere perchè era ormai diventato un elemento antiestetico o chissà per quale altro motivo…
Scrivo comunque l’articolo, lo pubblico e dopo poco è la stessa direzione del tracciato brianzolo che mi sollecita ad indagare sulla faccenda.
Non mi perdo d’animo, voglio capire che cosa è successo veramente: scrivo una mail, poi un’altra ed alla fine ottengo la tanto sospirata risposta.
Direttamente dalle parole del Sig. Davide Casati dell’ufficio stampa dell’Autodromo di Monza, ecco come sono andate le cose nel Tempio della Velocità: “Il ponte Campari, posto prima della seconda variante, è stato smantellato la scorsa settimana. Originariamente si trattava di una passerella (cosiddetta Dunlop) costruita nel 1971 per permettere l’accesso del pubblico all’Autodromo Nazionale Monza direttamente dall’esterno del Parco. Nel corso degli anni ha subito diversi rimaneggiamenti e nel 1982 alla passerella furono affiancati i due tralicci che hanno preso il nome di “Ponte Campari”, dalla pubblicità che ospitavano. Anch’essi sono andati incontro, nel tempo, ad alcune modifiche anche a seguito della razionalizzazione degli spazi pubblicitari presenti lungo la pista. La passerella pedonale ed il relativo accesso non venivano più utilizzati da diversi anni e i cartelloni pubblicitari erano usati solo durante il Gran Premio di Formula 1”.
“Nonostante alcuni interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, gli elementi metallici della struttura e il rivestimento si trovavano in uno stato di ammaloramento causato principalmente dalle intemperie e dalla vetustà della struttura. Il circuito ha quindi scelto di demolire il ponte per migliorare la compatibilità paesaggistica dell’area, dopo aver ottenuto parere favorevole dalla Soprintendenza, dal Parco Valle Lambro e in accordo con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza. Lunedì è stato steso uno spesso strato di sabbia sulla pista per evitare che i lavori potessero danneggiarla. Nei due giorni successivi, il ponte è stato imbragato, tagliato e movimentato con un autogrù fuori dalla pista. I lavori si sono svolti nelle modalità indicate dagli Enti”.
Detto questo, ringrazio il sopracitato Sig. Davide Casati per l’approfondimento e per l’interesse mostrato nei confronti di questa vicenda.