Credits: © Red Bull Press Area
Una rivoluzione regolamentare, si sa, comporta sempre un intenso lavoro di preparazione, sulla vettura ma anche i piloti che dovranno calarsi negli abitacoli. La rivoluzione regolamentare della stagione 2017, vedrà infatti monoposto diverse da quelle viste fino al campionato 2016. A livello aerodinamico, soprattutto, ciò comporterà un tempo di percorrenza inferiore fino a cinque secondi al giro rispetto alle vetture passate, il che comporterà uno sforzo fisico da parte del pilota decisamente più impegnativo rispetto agli scorsi anni.
Per questo motivo, Daniel Ricciardo, così come molti suoi colleghi, sta affrontando un intenso periodo di preparazione atletica per affrontare al meglio i primi test stagionali.
Ecco le dichiarazioni del pilota della Red Bull, sulla nuova metodologia di lavoro che sta affrontando: “Per me questa nuova preparazione è più divertente dato che sto svolgendo un tipo di lavoro più impegnativo. Sino all’anno scorso la nostra preparazione si è basata sulla perdita di peso. È stato svolto un allenamento non mirato all’incremento della massa muscolare. Gli allenamenti che ho svolto in passato sono stati più noiosi, mentre da questa stagione ho la possibilità di spingere di più, di poter finalmente lavorare sulla massa muscolare. Sarà una sfida appagante.”
Daniel Ricciardo, poi parla della stagione 2016, dicendo che è stato fisicamente stancante. Per questo motivo, secondo lui, l’aver ritardato l’inizio dei test in questo 2017 rispetto allo scorso anno, è positivo.
“Il fatto che i test iniziano in ritardo rispetto al passato è una buona notizia. Avrò la possibilità di ricaricarmi fisicamente e di dedicare maggior tempo alla preparazione atletica. Quando affronti una stagione lunga con un numero elevato di gare, non riesci mai ad allenarti bene come vorresti. Di solito hai la possibilità di allenarti un giorno in un posto e poi in un altro, ma non hai mai l’opportunità di dedicare un intero weekend all’allenamento.”
In conclusione: “L’idea di poter avere due mesi da dedicare esclusivamente alla preparazione senza dover guidare mi esalta. Credo che un periodo di sosta così lungo sia solamente un bene”.