Se Red Bull, Ferrari e Lotus sono in perdita rispetto allo scorso anno in termini di punti (vedi parte prima), Mclaren, Force India e in particolare Williams sono in netto rialzo.
Infatti dopo la Mercedes, il glorioso team di Sir Frank Williams è quello che più ha incrementato il proprio bottino nella classifica costruttori rispetto allo scorso anno (+249).
Il motivo è da ricercarsi principalmente in due fattori: il passaggio ai vincenti propulsori Mercedes e l’esplosione del giovane Valtteri Bottas. Inoltre dal punto di vista aerodinamico il team coi colori Martini Racing si è caratterizzato per una configurazione di base molto scarica, rendendo la FW36 un fulmine in qualifica e sui circuiti dove la velocità di punta è fondamentale , come a Interlagos.
Nonostante il terzo posto in casa, domenica scorsa, Felipe Massa ha ottenuto meno punti con la competitiva Williams rispetto allo scorso anno quando era al volante di una mediocre Ferrari. La differenza è di soli 8 punti, ma Felipe è salito sul podio nel 2014 2 volte (Bottas 5), solo una volta in più rispetto al 2013.
I ritiri in corsa sono invece la sua croce: 2 nella passata stagione 4, anche per incidenti pericolosi, quest’anno.
Felipe Massa: 98 (8°) – 106 (8°) – (-8 punti)
Valtteri Bottas: 156 (6°) – 4 (17°) – (+152 punti)
Williams: 254 (3^) – 5 (9^) – (+249 punti)
Evidentemente la power unit di Stoccarda ha fatto la fortuna anche della Force India, ma sarebbe ingiusto, per il team anglo-indiano, attribuire i meriti del miglioramento rispetto al 2014 al motore.
Infatti già nel 2013 la scuderia aveva disputato un’ottima stagione, con Adrian Sutil e Paul di Resta, trovandosi a una trentina di punti dalla Mclaren. Anche quest’anno per buona parte del campionato la Force India ha lottato con la Mclaren: entrambe le scuderie hanno circa 50 punti in più rispetto a 12 mesi fa.
Il calo nella seconda parte di stagione è fisiologico per un team dalle risorse limitate rispetto alle scuderie maggiori.
L’incremento di punti arriva dal podio di Sergio Perez in Bahrain e dal minor numero di ritiri in gara: 7 contro 11, sempre nei primi 18 GP.
Purtroppo la promessa Nico Hulkenberg rischia di “appassire” nei team di seconda fascia, nonostante vinca costantemente il titolo di “campione del mondo di serie B”.
Nico Hulkenberg: 80 (9°) – 47 (11°) – (+33 punti)
Sergio Perez: 47 (12°) – 41 (12°) – (+6 punti)
Force India: 127 (6^) – 77 (6^) – (+50 punti)
Nobile decaduta da tempo, la Mclaren è un cantiere aperto per il prossimo anno: nuovi motori Honda in arrivo e piloti ancora da stabilire.
In 5^ posizione per il secondo anno di fila, la Mclaren non finisce nelle prime due posizioni del costruttori dal 2011. Almeno, come la Ferrari, il team di Woking mantiene una certa costanza in termini di affidabilità: 3 ritiri solamente nel 2014, come lo scorso anno.
Le ultime vittorie risalgono alla stagione 2012. Nella prima gara dell’anno invece la scuderia britannica è riuscita a tornare sul podio, addirittura sia con Jenson Button (3°) che con il debuttante Kevin Magnussen (2°).
Jenson Button: 106 (7°) – 61 (9°) – (+45 punti)
Kevin Magnussen: 55 (10°) – Pilota debuttante
Mclaren: 161 (5^) – 102 (5^) – (+59 punti)
Nelle retrovie troviamo anche quest’anno Toro Rosso e Sauber.
Il crollo della squadra svizzera motorizzata Ferrari è silenzioso ma storico: in F1 dal 1993, la Sauber non ha mai chiuso una stagione senza punti, quando manca una sola corsa quest’anno. Aggravante sono i ritiri in gara, triplicati quasi dopo una stagione: 15 contro i 6 del 2013.
Il miglior piazzamento del 2104 è un 11° posto conquistato in due occasioni da Adrian Sutil.
Segno della disfatta è che sia Sutil che Esteban Gutierrez non sono stati riconfermati per la prossima stagione, la quale potrebbe esser l’ultima in F1 per entrambi.
La Toro Rosso invece non sembra voler riconfermare il pilota che le sta portando i punti più pesanti: Jean-Eric Vergne. Il debuttante russo Daniil Kvyat è stato promosso invece in Red Bull per il 2015, ma ha raccolto meno della metà dei punti di Daniel Ricciardo lo scorso anno. Miglior piazzamento per Vergne è un 6° posto, come 12 mesi fa.
Comunque il punteggio della Toro Rosso è nella media della sua storia (nonostante il passaggio ai motori Renault), segno che questa stagione non è da considerarsi così negativa, considerando anche il fatto che ha lanciato Kvyat, mentre il prossimo anno punterà tutto sul giovanissimo Max Verstappen.
Adrian Sutil: 0 (18°) – 29 (13°) – (-29 punti)
Esteban Gutierrez: 0 (20°) – 6 (16°) – (-6 punti)
Sauber: 0 (10^) – 53 (7^) – (-53 punti)
Jean-Eric Vergne: 22 (13°) – 13 (15°) – (+9 punti)
Danil Kvyat: 8 (15°) – Pilota debuttante
Toro Rosso: 30 (7^) – 32 (8^) – (-2 punti)
Andando ancor più in fondo allo schieramento c’è chi domenica prossima non si curerà né delle cifre del cronometro né delle classifiche iridate.
Caterham e Marussia sono attualmente alla ricerca di fondi per poter garantirsi un futuro in F1. Entrambi i team hanno saltato la trasferta americana (USA e Brasile) e solo la Caterham disputerà il GP finale di Abu Dhabi.
Il 9° posto conquistato da Jules Bianchi a Montecarlo ha regalato i primi 2 punti in F1 alla Marussia. Il ricordo di questa impresa storica è reso amaro dalla tragedia di Suzuka, di certo l’episodio peggiore di questo campionato di Formula Uno, al di là di qualsiasi classifica o punteggio.