Credit: Formula 1 Web Site
Secondo Auto Motor und Sport, anche le trattative per il rinnovo del Patto della Concordia sono state congelate dal Coronavirus. Liberty infatti si aspettava le prime firme ad aprile, ma ad oggi ci sono ancora troppi punti su cui i Team non si trovano pienamente d’accordo.
Il Patto della Concordia è l’accordo commerciale che regola il Campionato mondiale di Formula 1, stabilendo la distribuzione del reddito tra le scuderie, la FIA e la stessa Liberty Media. È stato firmato per la prima volta nel 1981 e la sua scadenza è prevista proprio per la fine dell’anno.
“Prima che un Team firmi per cinque anni, dobbiamo tutti sapere se possiamo sopravvivere a questa crisi. Al momento non si parla di questo problema. Ci sono cose più importanti da fare” – ha affermato uno dei Team Principal del Circus secondo soymotor.com.
Sette dei Team stanno richiedendo alla FIA e alla Formula 1 una qualche certezza rispetto alla riduzione delle spese. Ma le incognite sono ancora molte: Ferrari e Red Bull sono incerte sul da farsi; Mercedes non si sbilancia e una drastica riduzione della limitazione del budget sembra essere l’obiettivo principale per la maggioranza delle squadre.
Jean Todt e Chase Carey hanno riconosciuto come la crisi provocata dal Coronavirus stia loro offrendo l’opportunità ideale per introdurre un tetto di bilancio revisionato; questa volta, ancora più basso del precedente: vorrebbero arrivare a 90 milioni di euro.
Dal momento che non saranno introdotte nuove regole e che il tetto di spesa inizialmente pianificato non sarà rispettato, Liberty potrebbe dunque proporre ai Team di rinnovare il Patto della Concordia per un anno invece dei soliti cinque, considerando le numerose incertezze.