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“Fate qualcosa che avete paura di fare e innamoratevene” Cit. Max Conteddu.
Utilizzare poche parole e saper spiegare alla perfezione ciò che vorrei dire io è un dono, che fortunatamente questo ragazzo ha. Ciò che è spiegato in questa citazione è proprio quello che mi è successo con la Formula 1. L’ho sempre tenuta lontana dal mio mondo, per il suo essere pericolosa e quasi estrema alle volte, finché non ne sono rimasta talmente colpita da non poterne più fare a meno. E come si fa, quando nel nostro mondo entra qualcosa di così inaspettato, tanto da lasciarci senza fiato? Cervello e cuore si sa, non vanno mai d’accordo e quando qualcosa ci incuriosisce sin dal primo istante, riuscendo a farsi spazio nella nostra vita, senza una spiegazione alcuna, vuol dire che scelta migliore di quella non si potrebbe fare.
Se sono qui oggi a scrivere, se amo la Formula 1, pur se a volte avrei mille motivi per odiarla è solo grazie ad un pilota. Anima e cuore, forza e coraggio, passione e lotta, emozione e concretezza allo stesso tempo, samurai e sognatore, potrei continuare con una lista infinita di aggettivi che lo descrivono, ma basta dire il nome per racchiudere il tutto: Fernando Alonso. Il pilota spagnolo che ha ottenuto 2 titoli mondiali, ma che ne meriterebbe altri cento. Lo spagnolo che incanta, non solo per le sue 22 pole, per i suoi 22 giri veloci, per i suoi 97 podi, per le 32 vittorie ottenute, ma specialmente per quello che riesce a fare in pista, per i sorpassi e per il meglio che sa tirare fuori da qualsiasi monoposto, sempre. Ma pensandoci bene, si può ridurre veramente tutto ad un numero? La Formula 1 per me non è mai stata semplicemente un numero e nessun numero potrà mai indicare cosa significa avere Fernando Alonso come mito e cosa vuol dire avere un pilota, ma specialmente un uomo come lui nel motor sport.
“Una cosa bella non è mai stupida, anche se ti fa sentire tale” Cit. Max Conteddu.
Ho bisogno nuovamente di ricorrere alle sue parole, per far ordine nei miei pensieri e per spiegarvi che inizialmente mi sentivo quasi “scema” ad imbattermi in un mondo completamente differente dal mio, semplicemente per aver visto un pilota vestito di rosso con già il casco in testa, sedersi in una macchina e poi girare in pista. La curiosità che ha suscitato in me, mi ha portato a diventare Alonsista con il tempo e scelta migliore di questa non avrei potuto fare. Ci sono scelte che sfuggono al nostro controllo, scelte per cui siamo scettici inizialmente, ma che ci rendono la vita più bella, perché sanno renderci migliori, pur se non ce ne rendiamo conto. Avere Fernando Alonso come mito mi ha reso migliore, perché mi ha fatto riscoprire la bellezza di imbattersi in qualcosa di nuovo, che non pensavo fosse alla mia portata, ma che invece sa emozionare in maniera quasi incredibile, perciò sono stra felice di sentirmi stupida a volte. Non c’è notte insonne o ansia che tenga, tutto svanisce appena lo si vede anche solo per un attimo in pista.
Se si parla di emozioni, non si può certo non fare il suo nome. Fernando Alonso per tutti gli Alonsisti è l’emblema dell’emozione, perché riuscire ad emozionare sempre e comunque, non è cosa da tutti. Come non è cosa da tutti, saper coinvolgere tifosi e non, in imprese che agli occhi di molti sembrano impossibili. Come l’impresa effettuata ad Indianapolis, che non solo ha suscitato perplessità, ma anche curiosità ed ammirazione, nei confronti di un pilota che sa mettersi in gioco sempre, con umiltà e con la voglia di apprendere il più possibile, seppur in poco tempo, ma il ritratto del Campione si delinea proprio da questo, dalla voglia di mettersi in gioco sempre, accettando imprese che per molti sono impossibili. Perché ci sono miracoli che solo lui è in grado di fare, solo lui può coinvolgerci in ogni progetto con estremo entusiasmo e passione.
La passione che ci mette ogni volta che scende in pista, che sia per il primo o l’ultimo posto, l’energia che mette in ogni sorpasso, che fa diventare semplicemente mozzafiato, il suo saperci tenere incollati allo schermo sempre e comunque, perché non c’è gara che abbia lo stesso sapore senza di lui. Ma ciò che fa amare Fernando Alonso è la sua caparbietà, la sua costanza nel portare avanti progetti che per molti sono assurdi. Credo che ognuno di noi debba lottare per ciò in cui crede, giusto o sbagliato che sia e Fernando Alonso, ci insegna a non arrenderci mai ed a perseguire i nostri obiettivi. Averlo come mito è un onore e tutti dovrebbero avere un esempio come lui, perché io ho imparato tanto da quando è entrato a far parte della mia vita. Ho imparato che non si deve aver paura delle novità, che qualsiasi ostacolo possiamo e dobbiamo affrontarlo sempre con coraggio, che è bello sembrare tifosi atipici solo perché si tifa il pilota e non la scuderia, perché nessun numero, nessuna storia, potrà mai essere così grande, quanto l’emozione che provoca lui. La certezza più grande è che tiferò sempre per Fernando Alonso, qualsiasi cosa decida di fare, che sia Formula 1, Indianapolis o qualsiasi altra categoria, perché già vederlo in pista mi fa star bene.
“Puntate sempre sulle emozioni. Senza emozioni non funziona nulla” Cit. Max Conteddu.
Le sue parole mi stanno facendo compagnia in questa sorta di viaggio nelle emozioni che sto facendo mentre vi scrivo e mi stanno aiutando tanto, anzi forse senza le sue parole non sarei stata in grado di scrivere tutto questo, perché quando si parla di Fernando Alonso e di ciò che sa trasmettermi, trovare le parole giuste non è mai semplice. Abbiamo bisogno di emozionarci per sentirci vivi e Fernando Alonso sarà sempre l’emozione a cui non saprò e potrò mai rinunciare. In una Formula 1 dove il pilota sembra non contar più nulla, lui sa fare la differenza, diventando la Formula 1 stessa. Ci sono meraviglie di cui non potremmo mai far a meno ed anche se solitamente la meraviglia si associa ad un paesaggio, ad un luogo che ci incanta, io ho la grande fortuna di associarla ai suoi occhi, allo sguardo che si intravede dal casco. L’associo alla persona spettacolare che è ed al pilota straordinario che ha sempre dimostrato di essere.
Per noi Alonsisti questo è un giorno di festa, il giorno in cui festeggiamo il nostro mito, il nostro pilota delle emozioni, colui che in questi anni, seppur a distanza è stato in grado di regalarci momenti indimenticabili. Non saremmo mai grati abbastanza per ciò che ci ha trasmesso e non ci saranno mai parole abbastanza belle per descrivere ciò che significa, per chi come me gli deve tanto. “Vorrei dirti un milione di cose, la verità, ridarti quello che mi hai dato, almeno metà!” Cit. Nesli. Ridargli quello che mi ha donato è impossibile, ma la certezza di sostenerlo sempre e comunque, nessuno potrà mai cambiarla. Buon compleanno a te che sei una scoperta ed una soddisfazione continua.
Buon compleanno Fer, non dimenticare mai che abbiamo un altro mondiale da vincere tutti insieme. Qualsiasi sarà la tua decisione per il futuro noi ne saremo felici, ma non fare scherzi eh? Dobbiamo tornare su quel gradino più alto del podio, dico “dobbiamo tornare”perché quando tu salirai su quel gradino, quando ti vedremo festeggiare, sorridere ed essere soddisfatto del traguardo raggiunto, sarà come se tutti noi Alonsisti fossimo lì a gioire con te. Abbiamo sofferto e gioito tante volte insieme, non potremmo mai abbandonarti, il tuo sogno è anche il nostro ed il bene che ci hai trasmesso lo porteremo sempre nel cuore. Felice compleanno a te fenomeno, eroe, mito e leggenda assoluta. +36 di spettacolo e di splendore non potranno mai essere oscurati da nulla, brilli di una luce così speciale, che riscalda cuore ed anima.