Dove è finito l’appeal della Formula 1? E soprattutto il Circus è più tecnologia o spettacolo? Il 2014 ha rappresentato un anno di straordinarie novità, tutte insieme, ben più di quante ce ne siano state in oltre 60 anni di storia della Categoria. Nonostante gli sforzi per rendere le monoposto sempre più performanti e tecnologiche, non sempre ciò che è sintomo di massima espressione del Motorsport va di pari passo con la necessità di spettacolo richiesta dalla maggior parte dei tifosi. Sì, perché anche se tecnicamente la Formula 1 lo è, purtroppo il meglio della tecnica non si sposa con quello che amiamo definire spettacolo.
Mario Illien, patron della Ilmor ed ex progettista di motori di Formula 1, è sicuro che ci possa essere un modo per rendere la Categoria più coinvolgente, passando dal sound dei motori, qualità che gioca un ruolo di rilievo nel coinvolgimento del pubblico. Lo svizzero sarebbe pronto a proporre una serie di minime soluzioni che potrebbero restituire ai propulsori turbo la sonorità che contraddistingueva i leggendari V10 e, dopo, i V8. Uno dei principali elementi sui quali si dovrebbe andare a intervenire è sulla disposizione dell’uscita della valvola di sovra-pressione: «Il soffio penetra nello scarico, che è lungo e spesso; fattore questo che non permette al sound di diffondersi mente, qualora ci fosse una valvola in grado di uscire separatamente, il rumore dei motori verrebbe orientato direttamente verso l’esterno, andando così ad amplificarlo», ha sottolineato l’ex Formula 1 ai colleghi di Auto Motor und Sport.
Ma a tutto c’è un limite. Anche se l’adozione di uno scarico più breve potrebbe aiutare il sound a divenire più coinvolgente, questo restituirebbe il suono dei vecchi V8 e V10 solo nel corso di alcune limitate fasi della corsa: «In questo caso però il beneficio si avrebbe solo con le batterie cariche e nel corso di un intero GP le modifiche apportate alla rumorosità sarebbero minori», ha concluso.