La Ferrari si divide dal gruppo FCA, diventando così autonoma e indipendente dalle politiche aziendali dal gruppo Fiat-Chrysler. Questa è stata la prima vera mossa economica di Sergio Marchionne dal giorno in cui si è insidiato a numero uno del team di Maranello. Entro il 2015 Ferrari sarà scorporata dal Gruppo Fca e il 10% del capitale sarà quotato in Borsa, operazione che era già nei piani di Montezemolo, sia sul mercato europeo che su quello statunitense, frontiera in grande ripresa per il Cavallino Rampante. La decisione è stata prresa in occasione del Consiglio di amministrazione di Fca, riunitosi ieri a Londra.
«Il Consiglio di Amministrazione di Fiat Chrysler Automobiles, nell’ambito di un piano per la realizzazione di una struttura di capitale appropriata a sostenere lo sviluppo di lungo termine del Gruppo, ha autorizzato la separazione di Ferrari S.p.A. da FCA – si legge nella nota ufficiale – La separazione verrà attuata attraverso l’offerta pubblica di una parte della partecipazione di FCA in Ferrari pari al 10% del capitale di Ferrari e la distribuzione della rimanente partecipazione di FCA in Ferrari agli azionisti di FCA. Il Consiglio ha autorizzato il management ad intraprendere le azioni necessarie a completare queste operazioni nel 2015. FCA si attende che le azioni di Ferrari siano quotate negli Stati Uniti e in un altro mercato europeo».
La notizia non è stata accolta positivamente da gran parte degli appassionati, eppure per la Rossa di Maranello potrebbe essere una mossa intelligente, almeno sula carta: la manovra non andrà a compromettere storia, blasone e valori del marchio ma risulta essere una manovra in controtendenza, tenendo conto dei tempi, visto che quasi tutti i grandi marchi di lusso fanno parte di grossi gruppi. In questo modo la Ferrari manterrà la sua italianità e, almeno sul mercato, uscirà da possibili operazioni volte a migliorare la stabilità aziendale del gruppo FCA.
La novità, invece, è stata accolta con entusiasmo proprio dall’Amministratore Delegato di FCA Sergio Marchionne: «Il Consiglio di Amministrazione sostiene la convinzione del management che quest’operazione rappresenti per FCA la scelta migliore per supportare il successo del Gruppo nel lungo termine e nel contempo rafforzare significativamente la struttura del capitale di FCA». Al Presidente della Ferrari ha fato eco anche John Elkann, Presidente di FCA: «Sono felice di questo nuovo passo in avanti nella strategia di sviluppo di FCA – ha sottolineato il manager nipote di Gianni Agnelli – La separazione di Ferrari preserverà la rinomata tradizione italiana e la posizione unica del business di Ferrari consentendo agli azionisti di FCA di continuare a beneficiare del valore intrinseco di questo business».