Credit: Ferrari Media Center
Questo, probabilemente, è il periodo peggiore della stagione 2019 per la Scuderia Ferrari. Oltre a essere sotto la lente d’ingradimento della FIA e a dover gestire le accuse delle squadre rivali, infatti, il team italiano è impegnato nella gestione interna dei suoi piloti.
Dopo un’intero campionato caratterizzato da momenti di tensioni e ordini di squadra, Charles Leclerc e Sebastian Vettel sono arrivati a un punto di non ritorno, culminato con il contatto che ha escluso entrambe le Rosse dal Gran Premio del Brasile. Mattia Binotto, d’ora in avanti, dovrà usare il pugno duro con i due piloti per evitare che quella spiacevole situazione possa ripetersi.
Il team principal italiano ha dichiarato alla stampa che l’incidente è stato “sciocco e non necessario“, e che non trarrà ispirazione dalle regole d’ingaggio utilizzate dalla Mercedes nel 2016 per gestire Nico Rosberg e Lewis Hamilton.
“Non so cosa facesse Toto (Wolf, team principal della scuderia tedesca). Non voglio giudicare e nemmeno mi interessa. Certamente dobbiamo chiarire ai due piloti cosa è sciocco e cosa no. Siamo al limite delle azioni, ma quando c’è un contatto qualcosa non ha funzionato, senza alcun dubbio. Quando sei libero di combattere, sei libero e basta. Il giudicare quali rischi puoi prendere è solo una questione di guida. Il rischio qui non era necessario“.
Una prima avvisaglia di quanto accaduto si era già avuta sul circuito messicano “Hermanos Rodriguez”, quando Vettel aveva stretto Leclerc durante il primo giro. La presenza del monegasco sembra influire negativamente sulle prestazioni del quattro volte campione del mondo e proprio per questo Binotto recrimina la gestione avuta durante tutto l’arco della stagione.
“Cosa avremmo potuto fare meglio come team? Non rispondo a caldo, ci penseremo. C’è sempre qualcosa che puoi fare meglio, ma certamente l’errore a Interlagos è stato dei piloti. Dobbiamo lavorare ed evitare che questo accada nuovamente in futuro“.