La Ferrari cambia filosofia? Maurizio Arrivabene, se andiamo a ripescare il suo ultimo predecessore, ha ben poco in comune con Marco Mattiacci. Molto meno algido del romano, il bresciano a Barcellona ha provato ad avvicinarsi agli appassionati andando a sedersi in tribuna dove si è soffermato coi tifosi del Cavallino Rampante per svariate foto, autografi e i celeberrimi selfie. Non sono pochi i malpensanti che hanno storto il naso immaginando come l’andarsi a sedere in tribuna, con i tifosi, non sia sia stata un’iniziativa personale ma una mossa ben progettata ad arte. Quando mancano praticamente due settimane al primo semaforo verde della stagione, l’attenzione è tutta rivolta al debutto in un Gran Premio di Sebastian Vettel sulla Rossa, un matrimonio che prima o poi sarebbe arrivato al lo voglio rispettivo.
«Sebastian si è calato molto bene nella realtà Ferrari. Ha voluto conoscere le persone che lavorano in fabbrica, ha avuto un approccio molto bello. Ha stretto mani, fatto fotografie, è stato disponibile. Ha portato un bel clima, che ha influenzato positivamente tutto l’ambiente – ha commentato il Team Principal al Montmelò – Lui inoltre non è mai stato insensibile alla storia della Ferrari e siamo molto contenti sia con noi. Con lui parliamo in inglese, ma mi fa le domande in italiano!».
Ma la Ferrari, nella speranza di tornare a lottare per le posizioni che contano, potrà contare su due piloti molto diversi tra loro, come ha confidato lo stesso Arrivabene. Un team in completa armonia, o almeno così appare, ma c’è chi insinua, che questo clima durerà fino a quando il finlandese e il tedesco non lotteranno strenuamente sull’asfalto: «Abbiamo due piloti molto diversi tra di loro. Kimi, ormai lo sapete, non è un tipo loquace. Sebastian è più aperto, mostra di più le emozioni che prova. Allo stesso tempo mi ha stupito la sua concentrazione in tutto quello che fa ai box. Seb è un ragazzo fantastico, con cui puoi parlare anche di altri interessi al di fuori della Formula 1. Kimi… lo conoscete. Penso che non abbia bisogno di presentazioni. È stato l’ultimo pilota iridato della Ferrari, colui che è riuscito a portare a casa il titolo piloti dopo Michael Schumacher. Entrambi sono allo stesso modo importanti perché sono due piloti fantastici ed entrambi ci aiuteranno nello sviluppo della vettura e daranno il meglio in gara».
Eleonora Ottonello
@lapisinha