La Ferrari ha lavorato praticamente due anni sulla monoposto 2014 e sperava nella grande rivoluzione regolamentare per tornare a essere una delle favorite. Niente da fare, ma è arrivato il momento giusto per guardare avanti, al Bahrain, prossima tappa del mondiale 2014 di Formula 1: «Rispetto agli ultimi test abbiamo fatto grossi passi avanti per quanto riguarda la gestione della potenza elettrica e di quella termica nella power unit. Tutti ora hanno capito meglio le regole, anche noi piloti sappiamo come adattare il nostro stile di guida e come comportarci con queste nuove vetture di Formula 1. Perciò possiamo dire che arriviamo a questa gara con una base molto più solida di consapevolezza rispetto ai test di questo inverno», ha sottolineato Fernando.
A Sakhir, i freni giocheranno un ruolo fondamentale, così come la velocità, uno dei punti deboli della F14T: «L’aspetto più difficile da gestire è senza dubbio quello della frenata: ci sono rettilinei molto lunghi seguiti da frenate secche cui fanno seguito curve da bassa velocità e poi altri rettilinei. Per questo la performance dei freni è fondamentale: un bilanciamento corretto ti permette di sentirti molto a tuo agio in macchina e di ottenere tempi migliori. Oltre ai freni c’è un’altra necessità qui in Bahrain: avere una buona velocità di punta», ha spiegato lo spagnolo.
Ha continuato Fernando: «In Australia è stato importante risparmiare carburante, in Malesia ci siamo dovuti concentrare maggiormente sulla gestione delle gomme perché c’era un degrado pronunciato a causa delle alte temperature. Io credo che il Bahrain potrebbe essere una combinazione tra le prime due gare. Probabilmente dovremo stare più attenti ai consumi rispetto alla Malesia ma anche i pneumatici risentiranno delle temperature elevate del deserto del Bahrain. Ci aspettiamo una gara dura, sappiamo che alcuni dei nostri rivali sono molto forti ma noi dobbiamo puntare in alto per recuperare il gap da loro il più presto possibile».