Anche se non è ancora stata decretata la velocità alla quale stava procedendo l’ex ferrarista, sicuramente il pilota non andava né a 100 km/h né a 60 km/h, come era stato svelato pochi giorni dopo la caduta. La velocità non è stata la causa dell’impatto del sette volte campione del mondo che stava procedendo «a una velocità adatta a uno sciatore provetto come lui». In base alle immagini registrate dalla GoPro, la telecamera montata sul casco di Schumacher, che si interrompono nel momento dell’impatto col suolo, il sette volte campione del mondo non stava soccorrendo alcuna bambina in difficoltà, come invece era stato dichiarato in precedenza dai testimoni. Anche gli sci sono stati prosciolti dall’accusa: non erano vecchi o usati, come invece sono stati descritti, tanto meno rappresentano la causa dell’impatto con la neve. Erano stati affittati presso la stazione sciistica, ma erano nuovi, ben tenuti e soprattutto, sulla base delle analisi effettuate, non mostravano anomalie o difetti.
Pochi giorni prima della conferenza stampa indetta dal Procuratore di Albertville, la Bild aveva dichiarato come gli inquirenti avrebbero avuto in mano un secondo video, di un 35enne tedesco che, mentre filmava la sciata della sua compagna, avrebbe ripreso anche la caduta dell’ex ferrarista. L’inchiesta prosegue e con importanti dubbi sull’esistenza del filmato, del quale il Procuratore non ha voluto far parola