Non si arresta l’inchiesta sull’incidente occorso a Jules Bianchi a Suzuka, in occasione del Gran Premio del Giappone. Dopo la prima indagine portata avanti da Charlie Whiting, la Federazione ha istituito un comitato di esperti presieduto da Peter Wright, attuale numero uno della commissione sicurezza della FIA, che dovrà fare tesoro di quanto successo in Giappone per attuare un piano correttivo affinché episodi simili non possano più ripetersi. Nel corso del processo saranno chiamate a collaborare anche tutte le squadre di Formula 1, come ha sottolineato ai colleghi di Autosport Jean-Louis Valentin, segretario generale Motorsport della Federazione. Il comitato di esperti contatterà, uno ad uno, i team nelle prossime settimane, con lo scopo di raccogliere il maggior numero di informazioni possibili per poter concludere le indagini sul tragico incidente capitato al pilota della Marussia.
E come in ogni tragica fatalità, anche il dramma che ha colpito da vicino la famiglia Bianchi non si risparmia alle speculazioni e alle polemiche: dopo le schiette parole di Philippe, padre del 25enne ancora ricoverato in terapia intensiva, proprio nei giorni scorsi la Marussia ha emesso un comunicato stampa dove replicava alle accuse fatte da Auto Bild, secondo le quali il team anglo-russo avrebbe responsabilità diretta dell’incidente, avendo incoraggiato Jules ad aumentare il ritmo di gara per raggiungere la Caterham di Ericsson.
