© Toyota Gazoo Racing Sudafrica
Fernando Alonso non si ferma: non bastavano i due Titoli Iridati in Formula 1 e la vittoria alla 24 Ore di Le Mans. Il pilota saturiamo ha avuto modo di svolgere anche un primo test al volante della Toyota Hilux, vincitrice lo scorso gennaio della Dakar.
Per l’ex pilota di Formula 1 si è trattato della prima volta in Sud Africa, un territorio desertico e selvaggio come lo è la zona in cui il test è andato in scena, su un tracciato formato da dune basse e dallo sterrato.
“Sono venuto qui per provare la vettura che ha vinto l’ultima Dakar […]. Ho provato diverse vetture di serie differenti, negli ultimi due anni, e questa è l’occasione di provare qualcosa di completamente differente da ciò a cui sono abituato”.
Come riporta Motorsport.com, Alonso ha descritto la Dakar come una delle discipline più complesse e difficili del motorsport, che costringe i piloti a lottare contro fatti e cose che prescindono molto spesso dal loro controllo. Del resto, trattandosi di un territorio così selvaggio e ampio, tutto può accadere e i piloti devono davvero essere pronti a tutto.
Durante la sua prima prova al volante della Toyota Hilux, Alonso è stato affiancato da Giniel De Villiers e Dennis Murphy, rispettivamente pilota e navigatore ufficiali per la Toyota Gazoo Racing South Africa.
“È stato divertente. Diverso, senza dubbio, ma anche molto interessante. L’auto accetta una quantità di maltrattamenti considerevole, molto più di quanto io non sia abituato a fare. Ma è stato molto divertente”.
Grazie all’esperienza dei suoi accompagnatori, il pilota spagnolo è riuscito a vivere a 360° l’esperienza, mettendo in tasca diversi insegnamenti e imparando i poco tempo diverse cose, per cui ringrazia naturalmente tutto il team Toyota per la possibilità concessagli.
“Il test è andato bene, nel corso della giornata ho aumentato il mio ritmo e ho avuto più fiducia. È tutto molto differente, le buche sono ancora complicate da leggere, ma la vettura è ben bilanciata, ha un buon grip, è potente e ha un’ottima frenata. […] Dopo pochi minuti in macchina mi sono sentito a mio agio, più di quanto avrei mai potuto pensare”.