Questo fine settimana si corre la 24 ore di Le Mans, forse la gara più bella o più importante al mondo. La grande notizia che ruota attorno a questa edizione della maratona motoristica francese non consiste solamente nella sfida tra tre grandi costruttori , la regina Audi, la Toyota e la rientrante Porsche, ma il possibile annuncio di un ritorno clamoroso alla Sarthe: quello della Ferrari. Già, perchè, a detta di molti, il cavallino, tramite il suo presidente Luca di Montezemolo, sarebbe interessato a un ritorno in veste di costruttore di un prototipo Lmp1 (la Ferrari già corre con le Gt, con la 458) alla classicissima francese che la casa di Maranello si è già aggiudicata ben 9 volte dal 1949 al 1965. A rafforzare questa tesi ci sono vari indizi. Il primo è la presenza di Fernando Alonso come starter, sabato pomeriggio, alla partenza della 24 ore. Gli era già successo di andare a Le Mans, sempre con Montezemolo, alcuni anni fa. Anche allora si parlò di un possibile addio della Ferrari alla F1 per passare all’endurance. Il secondo indizio è rappresentato da quella strana serie di test segreti (ma, evidentemente, non tanto) che la Ferrari ha svolto a Fiorano quest’inverno. La Ferrari provò, in quell’occasione, una sorta d’ibrido tra una 458 e una sorta di Lmp1 con a bordo, probabilmente, il V6 adottato quest’anno dalla monoposto di F1 che tanto si adatterebbe alla tecnologia avanzata dei prototipi ibridi che già corrono a Le Mans da tre anni a questa parte. Quale fosse l’utilità di un test tanto bizzarro resta un mistero ma, e qui giungiamo al terzo indizio, se fosse vero quello che dicono alcuni organizzatori della 24 ore, cioè che sabato pomeriggio ci sarà un grande annuncio riguardante Le Mans e un grande costruttore, se quel costruttore dovesse essere la Ferrari, allora il test di Fiorano avrebbe maggior senso.
Ciò che non depone a favore di un ingresso del cavallino a Le Mans è il fatto che difficilmente potrà voltare le spalle alla F1, agli accordi presi con questo mondo e con gli sponsor che hanno, finora, supportato la Ferrari e che vorrebbero la sola ribalta del Circus. Inoltre il mondo della F1 tenterebbe in tutti i modi di trattenere la Ferrari nel Circus. Il cavallino è vitale per la F1. Si potrebbe, allora, pensare ad un doppio impegno, proprio come avveniva negli anni ’60, ma i costi dell’automobilismo moderno non lo permetterebbero, soprattutto in un momento di grande crisi come questo. Che dire? Aspettiamo sabato per scoprire la verità.