A prendere la parte di questi ultimi è stata Claire Williams, affermando che il ritorno del carburante in gara potrebbe danneggiare l’immagine ecologica che lo sport sta cercando di promuovere da qualche tempo a questa parte.
“I costruttori hanno speso moltissimi soldi nello sviluppo delle nuove power-units ibride.” ha chiarato il boss Williams, intervistata all’Autosport International Show.
“I progressi fatti sono importantissimi per quanto riguarda l’industria dell’automobile in generale. La nostra società ha bisogno di discutere di efficienza energetica– ha spiegato la Williams- la reintroduzione del rifornimento renderebbe vani tutti gli sforzi compiuti.”.
Anche l’ingegnere Pat Symonds, si è schierato dalla parte di Claire Williams, focalizzando l’attenzione sugli aspetti tecnici e sulla sicurezza.
“Il rifornimento porta via lo spettacolo e l’imprevisto della gara” ha esordito.
“Al momento i pit-stop vengono decisi in base: alle mosse dei nostri competitori e alla durata delle gomme e può capitare che non rispetti le nostre previsioni.”
Poi a continuato: “Nel momento in cui occorre fare rifornimento, si determina la corsa. Se ho introdotto carburante per arrivare al 24esimo giro, in quel giro dovrò effettuare il rifornimento, non posso andare oltre.”.
A questo proposito, come non dimenticare l’episodio di Massa a Singapore nel 2008 o la Benetton in fiamme di Jos Verstappen nel 1994 ad Hockenheim.