Archiviato il caso della spy story, che nell’ormai lontano 2007 ha visto la Ferrari e la McLaren protagoniste di un caso di spionaggio industriale senza precedenti in Formula 1, il Cavallino Rampante si ritrova nell’occhio del ciclone, ma questa volta a riguardo del settore stradale. Un ingegnere di 49 anni ex dipendente della Rossa è stato rinviato a giudizio in tribunale a Modena lo scorso 16 settembre dopo essere stato accusato di essere in possesso di dati riservati dell’azienda di Maranello e della Fiat. I fatti risalgono ad alcuni fa, al 2011 per l’esattezza, quando l’ex dipendente 49enne, originario di Verona, lavorava per la Ferrari. Dopo una verifica aziendale, si è scoperto che su una chiavetta USB dell’ingegnere, utilizzata a livello personale, fossero contenuti file segreti dalle due aziende automobilistiche italiane, come ad esempio i dati riguardanti i crash test della Fiat sui suoi modelli.
Ora, in base a quanto hanno informato i colleghi de Il Resto del Carlino, l’uomo sarebbe stato rinviato a giudizio accusato di accesso abusivo a sistema informatico, imputazione per la quale rischia fino a 5 anni di reclusione.