Tutto questo è stato detto alle colonne di Sky sport news: «La discussione che sta avvenendo è stata creata solo da una falsa lettura. Nelle nostre monoposto sono stati montati dei sensori che non siano pienamenti esatti sulle letture che esegueno, mentre dalla nostra parte c’è un sistema ben costruito e calibrato di cui non è stato modificato per tutto il weekend passato visto che non ha presentato difetti quando a fine gran premio sono stati effettuati»
E’ anche vero che non solo sulla Red Bull sono state rilevate anomalie sulle rispettive vetture, infatti nella gara corsa nella città australiana anche le Ferrari hanno accusato problemi di malfunzionamento al KERS e le anomalie non erano per colpa della casa italiana. «La nostra tesi è semplice: noi non abbiamo trasgredito ad alcun regolamento o norma tecnica e che il flusso consentito dalla federazione non è stato superato ma è lo stesso sensore che la FIA ci ha fornito che emette letture errate. In queste situazioni, come anche accaduto in passato, non si riescono a leggere in modo chiaro tutte le restrizioni e direttive e di conseguenza l’unico che potrà sancire il verdetto è il giudice sportivo. Se si deve essere fiscali allora bisogna nominare il punto 5,14 del regolamento tecnico che dice esplicitamente che non si deve surclassare il limite dei 100l/h di flusso del carburante e le regole noi le rispettiamo perchè il limite non è stato superato e di questo ne siamo fermamente convinti».