Esattamente come tante ragazze che hanno lo stesso sogno di Bernadette, ossia lavorare in Formula 1 come ingegnere, la 27enne inglese è nata col mito dei motori e non pensa possa essere discriminante il fatto di essere una donna in un mondo prettamente maschile: «Il numero delle donne che lavorano nel Motorsport e soprattutto in ingegneria è notevolmente aumentato in questi ultimi anni – ha spiegato la biondina della McLaren – Non mi piacerebbe sapere che qualche promettente ingegnere di sesso femminile possa essere fatta fuori solo per questioni di genere». Ha continuato la giovane: «Quando dico alla gente che sono ingegnere meccanico, pensano che io sia un meccanico. Purtroppo esiste visione distorta dell’ingegneria perché le persone non sono informate adeguatamente», ha concluso.