Credit: Scuderia Ferrari Press Area
Ultimo giro del Gp di Francia: Charles Leclerc odora Bottas, gli recupera 4 secondi, per poco non lo passa, regalando qualche emozione a noi e al pubblico presente.
Sarà stata una magra consolazione, un granellino rosso in quel deserto a tinte Mercedes che la Formula 1 è diventata, ma la pensiamo così. Charles Leclerc ha offerto ieri, ancora una volta, gli unici sussulti per chi tifa Ferrari.
Attenzione: non significa sminuire Sebastian Vettel, campione dall’enorme valore e reduce dal garone di Montreal. Ma quello di Charles Leclerc è quel vento nuovo e fresco che la sua gioventù porta in una stagione veramente deludente del Cavallino.
Anche ieri le Rosse hanno sofferto, con il piccolo contentino del giro veloce ottenuto da Seb all’ultimo giro e strappato per 24 soli millesimi a un Lewis Hamilton spaventoso. Charles ha tenuto dritta la barra per tutto il weekend, terzo in qualifica e terzo al traguardo, rischiando appunto di beffare all’ultima curva un Bottas in modalità gestione. Un sussulto, l’unico del weekend, che non può bastare, ma che sembra essere l’unico appiglio per guardare con fiducia al futuro.
Poca roba, quasi nulla di fronte al dominio Mercedes e alla noia totale a cui queste regole e questi commissari ci stanno costringendo.
Però ci voleva un pilota che ci facesse sognare ogni tanto e, perché no, anche arrabbiare se sbaglia. Velocissimo a Sakhir, straripante a Baku fino al botto del sabato, preciso e costante a Le Castellet in un weekend dove Vettel ha un po’ accusato il colpo.
Aspettando l’Austria, altra gara da probabile noia ma che solo qualche coraggioso come il #19 potrà rianimare.