Buon compleanno all’incredibile e immortale Senna
“Viaggiare dentro qualcuno significa viaggiare anche dentro se stessi” cit. Max Conteddu. Non c’è cosa più bella di viaggiare in noi stessi attraverso qualcuno, e tutti dovrebbero viaggiare nella storia di Ayrton Senna, per non smettere mai di emozionarsi!
Nel primo giorno di primavera, in quel giorno che simboleggia rinascita, nuovo inizio e freschezza, come una folata di vento è nato colui che con la sua maestria in pista ha regalato emozioni mozzafiato. Ayrton Senna non ha soltanto incantato l’intera generazione che è cresciuta con le sue prodezze, ma anche quelle future, attraverso una magia inspiegabile. Per il brasiliano sembra che il tempo non passi, perché ciò che è stato resta immutato. Non mi riferisco soltanto al pilota, ma all’Ayrton uomo, che era un connubio di tante cose talmente belle, che spiegarle costa sempre una gran fatica. Come fa mancare quasi il respiro parlare di lui al passato, perché in realtà è più presente che mai.
The great Ayrton Senna would have been 60 today 🇧🇷
To his contemporaries he was a genius
To subsequent generations of drivers he is an inspiration
To his millions of fans he will always be an idol#SennaSempre #F1 pic.twitter.com/mNNQHZ09a3
— Formula 1 (@F1) March 21, 2020
La brutalità mostrata in pista, una volta abbassata la visiera del casco, si scontrava con il suo viso d’angelo e lo sguardo estremamente comunicativo, ma schivo e a tratti malinconico. Sembrava quasi che volesse fuggire dal mondo che lo circondava, perché totalmente in contrapposizione con la sua acuta sensibilità, ma ciò che non diceva a parole lo esprimeva con gli occhi. Era disarmante ciò, anche attraverso un video o una foto in quegli occhi ci si poteva leggere di tutto: disappunto per le ingiustizie e voglia di cambiare le cose, l’amore per il Brasile, che voleva aiutare concretamente senza farsi alcuna pubblicità e la ricerca sfrenata della perfezione, non sapendo di incarnarla lui stesso.
LA PERFEZIONE IMPERFETTA
Dovrà pur esserci un dannato motivo, se dopo quasi 26 anni dalla morte di Ayrton Senna si è ancora incessantemente qui a parlarne. Credo fermamente che in lui si ritrovi quella perfezione che tutti cerchiamo e desideriamo. Quella perfezione a cui neanche crediamo, perché quante volte abbiamo pensato che la perfezione in realtà non esiste? Eppure, secondo me esiste il saper trovare la perfezione nell’imperfezione stessa, “la perfezione imperfetta” che fa quasi impazzire, ma che pensandoci bene fa decisamente bene all’anima. E Ayrton Senna era questo e anche molto di più: un uomo dalle mille sfaccettature, un connubio di emozioni ma anche di contraddizioni.
On what would have been his 60th birthday, we take a look back at 🔟 moments that defined Ayrton Senna’s magical time at McLaren.
Read the full list. 🗒️➡️ https://t.co/5j0DRmuuZZ pic.twitter.com/KmQkjHTF5a
— McLaren (@McLarenF1) March 21, 2020
La freddezza dimostrata in pista, quasi stonava con la sua mistica sensibilità. Sembra infatti impossibile che in una sola persona possano albergare caratteristiche così contrapposte, eppure il lato umano del brasiliano è riuscito a fondersi così bene con quello del pilota, creando ciò che sin da subito si era capito che sarebbe diventato pura leggenda! Perché secondo me, il mito non può nascere soltanto grazie a una collezione di infiniti numeri, ma sono le imprese che riesce a fare e il carattere che dimostra nel compierle, a determinare la nascita del mito. E di prodezze Ayrton Senna ne ha regalato tante, tramite la sua guida che si poteva paragonare a una velocissima, ma incantevole danza.
C’E’ SEMPRE QUALCHE EMOZIONE DA IMPARARE
Oggi il pilota brasiliano avrebbe compiuto sessant’anni, perciò ritengo che sia doveroso omaggiarlo. Questo è il mio modo per ringraziarlo e per urlare silenziosamente che, le infinite emozioni che ha trasmesso le porto sempre con me. “Vivo di emozioni” così spesso affermava, e le viveva pienamente tutte, tanto da diventare per me l’emblema dell’emozione. “Credetemi, quando penserete di aver provato ogni emozione, arriverà qualcosa o qualcuno che vi farà ricredere. C’è sempre qualche emozione da imparare” cit. Max Conteddu. Per me tra le emozioni che ho imparato, quando ormai credevo che emozionarmi non fosse più cosa per me, c’è Ayrton Senna.
Il brasiliano è stato capace di insegnarmi senza neanche conoscermi, che dall’emozione non si scappa, perché viviamo per emozionarci. Il tre volte Campione del Mondo è riuscito a farmi capire pienamente cosa voglia dire amare ed emozionarsi per la Formula 1. Il suo amore per questo sport resterà sempre inspiegabile, come resterà inspiegabile la sua magia nel riuscire a far appassionare persone di tutte le età, alla sua incredibile storia. La magia che ha saputo creare l’ha reso immortale.
LA MAGIA CHE HA SAPUTO CREARE HA RESO SENNA IMMORTALE
Perché solo a una fantastica magia può essere paragonato colui che riesce a rendere la sua assenza una costante presenza, facendosi spazio nella vita delle persone, entrando nel loro quotidiano a suon di sorpassi e insegnamenti. Ayrton Senna sfida il tempo che passa, rivivendo eternamente nei ricordi di chi l’ha vissuto e nei pensieri di chi l’ha conosciuto, soltanto dopo la sua prematura morte. Anche quando non mi sento all’altezza e ogni parola mi sembra vana e banale, il brasiliano indirettamente riesce a farmi scrivere tutto questo. Ovunque tu sia, buon compleanno Ayrton. Ma lo vedi da lassù cosa riesci ancora a fare?
Hoy sería el 60 cumpleaños de Senna. Mi idolo de infancia. En 2015 tuve el privilegio de conducir su coche. Un día que no olvidaré. 😍. #senna #mclaren 🇧🇷❤️ pic.twitter.com/2yieqGzkEu
— Fernando Alonso (@alo_oficial) March 21, 2020