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Analisi della redazione

Binotto Out: quali sono i pro e i contro ?

Dopo tre anni avari di successi per la Scuderia Ferrari, sembra arrivato il momento di cambiare rotta: a rischio il team principal Mattia Binotto. Ma analizziamo insieme gli aspetti positivi e negativi di questa sostituzione

Ultimo weekend di gara per il campionato del 2022, numerosi sono stati i colpi di scena di quest’anno, tra l’addio di Sebastian Vettel e alcuni nuovi scenari per la griglia del 2023. Nonostante siamo giunti ormai alla tappa finale di Abu Dhabi alcune voci di corridoio non smettono di sorprenderci, tra queste, la probabile sostituzione del team principal Mattia Binotto. Una voce portata avanti da grandi testate giornalistiche, le quali rendono difficile credere che si possa trattare di notizie prive di fondamento. Ma sarà mai la scelta giusta?

Excursus Storico: cosa è successo prima di questi tre anni?

Prima di concentrarci sulla figura di Mattia Binotto, è bene fare un passo indietro, ponendo la lente di ingrandimento su quanto accaduto in queste stagioni in Ferrari. Difatti la storia ci insegna come la Scuderia del Cavallino Rampante sia stata caratterizzata da numerosi cambi di direzione , anche dipesi dallo storico addio di Marchionne alla Ferrari. Infatti una volta avvenuto il passaggio di consegne a John Elkann si opta per un cambio drastico, tagliando fuori tutti gli uomini di Marchionne. Ed è qui che sopraggiunge la figura di Mattia Binotto, entrato come team principal nel 2019, ma presente nei retroscena della Scuderia come Direttore Tecnico dal 2016. Un curriculum e una carriera contraddistinta da impegno e dedizione per la Rossa, entrato come ‘semplice’ stagista 1995, Binotto infatti è un uomo Ferrari fin dall’inizio.

Binotto da ingegnere a team principal: i due ruoli a confronto.

Sebbene la storia ci parli della figura di Binotto come quella perfetta per il ruolo di team principal, a conti fatti siamo davanti a uno scenario ben diverso.  Sicuramente la sua ascesa non mette in dubbio le grandi capacità all’interno dell’area tecnica e le sue doti da ingegnere, tuttavia la prospettiva cambia quando si passa dal ruolo di tecnico a quello di team principal. Un ruolo il cui talvolta richiede la capacità di esporsi su determinate situazioni e effettuare scelte che possano migliorare l’ambiente all’interno della scuderia, vestendo i panni di un leader. Piu volte infatti Mattia Binotto ha assunto delle decisioni di gestione che lasciavano ben desiderare, dalle dichiarazioni stampa (talvolta poco oggettive) alla confusa gerarchia dei ruoli all’interno del team tra pilota numero uno e due.

Quali sono dunque i pro e i contro?

Una volta delineati i principi di fondo, giungiamo a quelli che potrebbero essere i pro e i contro dietro la decisione di rimuovere Mattia Binotto dal ruolo di team principal. Conosciamo sicuramente il famoso proverbio ‘non lasciare mai la strada vecchia per quella nuova..’ , ma cosa si fa in questi casi se la vecchia strada non funziona? La risposta non è delle piu semplici. Per questo, l’ennesimo cambio di direzione e la mancanza di un punto di riferimento all’interno di Ferrari potrebbe danneggiare maggiormente la situazione. Tuttavia sappiamo come il cambiamento potrebbe portare al cospetto figure come Vasseur e Coletta, che segnerebbero l’inizio di un lungo processo di ritorno.

Una cosa è certa: a peccare all’interno della Scuderia del Cavallino Rampante non è solo il team principal. Ma la sua sostituzione potrebbe essere un buon punto di partenza. Figure come quelle sopra citate potrebbero rivoluzionare l’ambiente Ferrari, dando al team una persona che sia in grado di vestire la ‘divisa’ da leader. Osserviamo il clima di alcune scuderie di punta, come la Red Bull e la Mercedes, la loro forza risiede nell’immagine di una squadra competente unita da un unico collante: un team principal dal pugno fermo. Per questo, ad oggi crediamo che lasciare la ‘vecchia’ strada sia necessario, e non possiamo fare altro che guardare avanti nella speranza di una scelta migliore.

Published by
Vittoria Vocino