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Domenica 01 settembre 2024
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Primo piano

Binotto: “Mercedes ha fatto l’azzardo giusto”

Lo stint impressionante di Ricciardo ha convinto la Mercedes a prolungare la quantità di giri su mescola hard: questa la mossa vincente di Stoccarda

Il GP del Messico sembrava profilarsi come una cavalcata solitaria delle due Ferrari, dopo che nei primi metri Charles Leclerc e Sebastian Vettel erano riusciti ad avvantaggiarsi dei guai occorsi a Lewis Hamilton e Max Verstappen. Invece la spietata legge delle strategie ha stravolto lo scenario. La Mercedes ha unificato le strategie tra i suoi piloti, che hanno effettuato entrambi una sosta (medium nel primo stint, hard nel secondo). La Ferrari invece le ha differenziate, complici i dubbi sull’effettivo vantaggio di abbracciare una strategia a sosta unica. Così Vettel si è fermato una sola volta come le Mercedes, mentre Leclerc due: il monegasco ha avuto il vantaggio di coprire i primi due stint con il compound più morbido, ma fatale per le sue chance di vincere è stata la sosta aggiuntiva con la quale ha montato la mescola hard.

L’azzardo l’ha fatto la Mercedes, che ha richiamato ai box Hamilton relativamente presto per montargli le gomme dure, con le quali l’inglese ha affrontato un lungo stint finale, mentre Vettel, rientrando più tardi, ha ridotto il numero di giri sulle hard. La scelta del team di Brackley è stata agevolata dall’osservazione di quanto stava facendo Daniel Ricciardo, che con la Renault ha coperto la distanza impressionante di 51 tornate sulla mescola più dura! La chiave della gara è tutta lì: Hamilton, fermandosi prima di Vettel, ha portato a termine l’undercut, guadagnando la posizione sul tedesco. E da lì non l’ha più mollata.

MERCEDES MAESTRA

Il team principal Ferrari Mattia Binotto ha riconosciuto che l’azzardo adottato dagli strateghi rivali ha pagato. “Quando abbiamo fermato Charles, non era ancora chiaro che la strategia a una sosta sarebbe stata la più idonea. Specialmente quando sei al vertice, non puoi rischiare così, soprattutto per una questione legata all’usura degli pneumatici. La Mercedes ha azzardato. La loro scelta poteva pagare così come condannarli. Alla fine ha pagato e questo va riconosciuto. Forse avremmo dovuto essere più coraggiosi pure noi, osando qualcosa di più. Ma se analizzate i dati, capirete che i nostri dubbi erano legittimi” ha confermato il numero uno del muretto Ferrari.

La strategia ha finito per tarpare le ali al poleman Leclerc, solo quarto: “Ogni volta che parti in testa vorresti vincere – ha commentato amareggiato il 22enne ferrarista – Quindi non sono contento, perché anche nelle due occasioni precedenti (Singapore e Russia n.d.r.) in cui scattavo dalla pole, poi non ho vinto. L’obiettivo era coprire la posizione su Albon, e ci siamo riusciti, ma poi col secondo stop siamo sprofondati. A quel punto era difficile seguire le altre vetture e tentare un sorpasso”.

VETTEL ULTIMA SPERANZA

Persa la chance di vincere con Leclerc, la Ferrari ha risposto ogni speranza su Vettel. Il tedesco è rientrato per il pit stop forse troppo tardi, ma secondo Binotto quella era l’unica scelta valida. “Hamilton si è fermato prima di Seb: a quel punto, se avessimo fermato Vettel il giro dopo, in ogni caso avremmo perso la posizione sulla Mercedes. Così abbiamo tenuto Seb in pista il più possibile per accorciare il secondo stint e poter spingere di più nel finale”. Secondo Binotto, la scelta Ferrari è stata avallata dai dati raccolti durante le libere: “Venerdì e sabato avevamo appurato che il consumo gomme era abbastanza elevato. Ma i riscontri della gara, con l’incredibile longevità manifestata dalla mescola più dura, hanno colto di sorpresa un po’ tutti”.

 

Published by
Luca De Franceschi