La doppietta Ferrari del 1979 in Sudafrica
Gilles Villeneuve e Jody Scheckter vinsero il terzo appuntamento della stagione sul Circuito di Kyalami

Dopo due vittorie consecutivi di Jacques Laffite con la Ligier a effetto suolo, in Argentina e Brasile, a Maranello si decise ricorrere ai ripari, portando in pista la nuova 312 T4.
Soprannominata “pantofola“, non fu accolta con entusiasmo dalla tifoseria Ferrari, ma la vettura progettata da Mauro Forghieri, aveva qualche passo in più rispetto alla 312 T3. Esteticamente meno attraente delle altre, ma molto efficiente, soprattutto per quelle soluzioni adottate, che rendevano la T4 una vettura molto competitiva.
Dal punto di vista tecnico la monoposto era dotata di una grande potenza e grazie alle rivoluzionarie gomme radiali Michelin, permisero a Gilles Villeneuve e Jody Scheckter di giocarsi la gara a Kyalami.
Durante le qualifiche del sabato, le due monoposto della Scuderia di Maranello, non poterono nulla contro il turbo della Renault di Jean-Pierre Jabouille, che conquistò la sua prima pole in carriera.
Secondo tempo per Scheckter, seguito dal compagno di squadra, in difficoltà per un problema aerodinamico. Quarto tempo per la Brabham, dell’ex ferrarista, Niki Lauda.
Terza fila invece per le due Ligier di Patrick Depailler e Jacques Laffite, in netta difficoltà rispetto alle due gare precedenti dove avevano dominato.

Al via Jabouille subì subito l’attacco di Scheckter che lo passò, ma sfruttando la potenza del motore turbo Renault, il francese si riprese subito la posizione. Al secondo giro Villeneuve superò il compagno di squadra mettendo la propria Ferrari dietro gli scarichi della vettura giallo/nera.
Mentre Laffite, dopo aver perso la posizione durante la fase di partenza, superò sia Pironi che Lauda.
Le due Ferrari iniziarono a mettere pressione a Jabouille, passandolo dopo poche centinaia di metri.
Ma la lotta non era finita: perché il giro dopo fu il pilota della Renault a ripassare le due Rosse, prima di essere nuovamente superato da Scheckter e poi da Villeneuve.
La gara si stava scaldando, fu la pioggia a raffreddare gli animi, tanto da rendere impraticabile la pista. Così la direzione di gara decise di sospendere la corsa per dare l’opportunità ai team di montare le gomme da bagnato. La nuova ripartenza fu stabilito in base alla classifica del secondo giro, regalando a Villeneuve la nuova pole davanti a Scheckter, Jabouille e Laffite.
Dopo 45 minuti, i commissari decisero di far riprendere la corsa, mettendo le caos gli strateghi che optarono per soluzioni diverse, tra cui quella di montare le gomme slick a Jody Scheckter, Patrick Tambay, Nelson Piquet e Patrick Depailler.
La scelta di Villeneuve, di partire con gomme da bagnato, fu subito premiata. Ma la pista era a tratti ancora umida, mentre in certi punti era completamente asciutta.
Questo aiutò Jean-Pierre Jabouille, che al quinto giro superò Scheckter, in grande difficoltà con le gomme da asciutto, mentre Depailler dovette fare i conti con un fuoripista che lo costrinse al ritiro.
Ben presto la pista iniziò ad asciugarsi, dando la possibilità, al pilota padrone di casa, di riprendersi il secondo posto. Intanto la Tyrrell di Jean-Pierre Jarier si fece sempre più minacciosa e poco dopo superò Jabouille conquistando il podio virtuale. Dopo circa 10 giri iniziò il valzer dei pit-stop, tra gli ultimi a fermarsi fu il leader della gara. Al muretto sapevano che dovevano fare un miracolo per poter piazzare il canadese, dietro la vettura di Scheckter, che ora conduceva la corsa.
Operazione riuscita grazie ad un super lavoro dei meccanici di Maranello. La classifica ora vedeva in testa le due Ferrari seguite da Jarier, Andretti, Lauda e Laffite, costretto poi al ritiro, al giro numero 45 per un incidente. Due giri più tardi anche Jabouille, dovette abbandonare la gara per un guasto al motore.
Scheckter intanto cominciava ad accusare i primi problemi di usura alle coperture, ormai quasi esaurite, così alla 53° tornata decise di fermarsi per sostituirle, lasciando a Villeneuve la leadership fino alla bandiera a scacchi.
Per il canadese si trattò del secondo successo in carriera, davanti alla Ferrari numero 11 di Jody Scheckter. Terzo classificato anche la Tyrrell di Jarier.
A punti andarono anche le Lotus di Mario Andretti e Carlos Reutemann e la Brabham di Niki Lauda.
Ecco l’ordine di arrivo
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 12 | ![]() |
![]() |
01:41:49.960 | 78 |
3 |
9 |
2 | 11 | ![]() |
![]() |
01:41:53.380 | 78 |
2 |
6 |
3 | 4 | ![]() |
![]() |
01:42:12.070 | 78 |
9 |
4 |
4 | 1 | ![]() |
![]() |
01:42:17.840 | 78 |
8 |
3 |
5 | 2 | ![]() |
![]() |
01:42:56.930 | 78 |
11 |
2 |
6 | 5 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 77 |
4 |
1 |
7 | 6 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 77 |
12 |
0 |
8 | 20 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 77 |
13 |
0 |
9 | 28 | ![]() |
![]() |
+2 laps | 76 |
22 |
0 |
10 | 8 | ![]() |
![]() |
+3 laps | 75 |
17 |
0 |
11 | 29 | ![]() |
![]() |
+3 laps | 75 |
16 |
0 |
12 | 30 | ![]() |
![]() |
+4 laps | 74 |
20 |
0 |
13 | 14 | ![]() |
![]() |
+4 laps | 74 |
18 |
0 |
RIT | 31 | ![]() |
![]() |
Engine | 71 |
23 |
0 |
RIT | 16 | ![]() |
![]() |
Tyre | 67 |
10 |
0 |
RIT | 27 | ![]() |
![]() |
Suspension | 63 |
19 |
0 |
RIT | 7 | ![]() |
![]() |
Ignition | 61 |
14 |
0 |
RIT | 15 | ![]() |
![]() |
Engine | 47 |
1 |
0 |
RIT | 26 | ![]() |
![]() |
Accident | 45 |
6 |
0 |
RIT | 3 | ![]() |
![]() |
Throttle | 25 |
7 |
0 |
RIT | 18 | ![]() |
![]() |
Accident | 16 |
15 |
0 |
RIT | 25 | ![]() |
![]() |
Accident | 4 |
5 |
0 |
RIT | 17 | ![]() |
![]() |
Accident | 2 |
21 |
0 |
DNQ | 22 | ![]() |
![]() |
No Time | 0 |
0 |
|
DNQ | 24 | ![]() |
![]() |
No Time | 0 |
0 |