Dominio Ferrari nel GP di San Marino 2002

Il 14 aprile, si corse la quarta gara della stagione 2002 di Formula 1. Michael Schumacher dopo aver dominato il GP del Brasile, voleva allungare in classifica e tentare di sbaragliare la Williams dalla prima posizione in classifica costruttori.
Per questo, la Ferrari portò il secondo esemplare della F2002, di Barrichello, dopo l’esordio vincete a San Paolo. Movimenti anche in casa McLaren con una nuova sospensione posteriore.
Il week-end all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, iniziò con una pioggia battente, mettendo in difficoltà soprattutto i tecnici della Michelin. Nella giornata del venerdì, infatti le due Ferrari volarono e qualcuno disse che se non fosse cambiato il meteo, Schumacher avrebbe vinto con un due giri di vantaggio. Ma il punto era che Schumacher, sul bagnato non aveva rivali.
Qualcuno dal paddock disse: “In queste condizioni si potrebbe mettere una bendare Schumacher facendo correre in retromarcia e sarebbe ancora in pole”
E fu così che le due Ferrari conquistarono la prima fila davanti alle due Williams di Ralf Schumacher e Juan Pablo Montoya. Terza fila tutta McLaren con Kimi Raikkonen e David Coulthard.
La domenica della gara, su Imola c’era cielo che minacciava pioggia, così molti team di decisero di cambiare strategia optando per una sola sosta, partendo con i serbatoi pieni.
La logica era di rimare in pista il più possibile, sperando che il cielo si aprisse, invece Ferrari e Williams adottarono strategie identiche partendo carichi, ma tentando di fare due soste brevi nella seconda metà della gara.
Al via Michael Schumacher mantenne la prima posizione, mentre Barrichello fu sopravanzato da Ralf Schumacher. Montoya conservò il quarto posto, precedendo le due McLaren.
Nei primi giri, il tedesco della Ferrari, iniziò a guadagnare mezzo secondo a giro, creando dietro si se il vuoto. Le posizioni si congelarono fino al trentesimo giro, quando Raikkonen effettuò la sua prima sosta ai box. Una tornata più tardi arrivò il momento anche per i fratelli Schumacher, mentre Barrichello fece la sua sosta il passaggio successivo, questo permise al brasiliano di conquistare il tempo necessario per rientrare davanti a Ralf Schumacher.
Le prime quattro posizioni rimasero invariate fino alla bandiera a scacchi, con Schumacher che conquistò la sua 56esima vittoria della carriera e siglando la terza vittoria stagionale per la Ferrari. Secondo posto per Rubens Barrichello, davanti a Ralf Schumacher e Montoya. Alle spalle del colombiano si piazzò Button, davanti a l’unica McLaren di David Coulthard.
Ecco l’ordine di arrivo
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | ![]() |
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01:29:10.789 | 62 |
1 |
10 |
2 | 2 | ![]() |
![]() |
01:29:28.696 | 62 |
2 |
6 |
3 | 5 | ![]() |
![]() |
01:29:30.544 | 62 |
3 |
4 |
4 | 6 | ![]() |
![]() |
01:29:55.514 | 62 |
4 |
3 |
5 | 15 | ![]() |
![]() |
01:30:34.184 | 62 |
9 |
2 |
6 | 3 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 61 |
6 |
1 |
7 | 11 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 61 |
10 |
0 |
8 | 8 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 61 |
11 |
0 |
9 | 14 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 61 |
8 |
0 |
10 | 7 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 61 |
7 |
0 |
11 | 23 | ![]() |
![]() |
+2 laps | 60 |
19 |
0 |
RIT | 21 | ![]() |
![]() |
Power loss | 50 |
20 |
0 |
RIT | 16 | ![]() |
![]() |
Driveshaft | 45 |
18 |
0 |
RIT | 4 | ![]() |
![]() |
Exhaust pipe | 44 |
5 |
0 |
RIT | 12 | ![]() |
![]() |
Throttle | 44 |
12 |
0 |
RIT | 17 | ![]() |
![]() |
Driveshaft | 30 |
22 |
0 |
RIT | 24 | ![]() |
![]() |
Gearbox | 26 |
16 |
0 |
RIT | 20 | ![]() |
![]() |
Power loss | 25 |
13 |
0 |
RIT | 9 | ![]() |
![]() |
Hydraulics | 19 |
15 |
0 |
RIT | 10 | ![]() |
![]() |
Gearbox | 5 |
14 |
0 |
RIT | 25 | ![]() |
![]() |
Electrical | 0 |
17 |
0 |
DNQ | 22 | ![]() |
![]() |
107% rule | 0 |
0 |

Michael Schumacher: “Oggi abbiamo molti motivi per essere orgogliosi. Avevamo fallito qui l’anno scorso e ora abbiamo restituito qualcosa ai nostri tifosi. E’ stata una gara speciale per me e sono fiero di come è andata. E’ stato giusto che sia stato Rory Byrne a salire sul podio: è unico, straordinariamente motivato ed è una gran persona. Mi sembra di aver lavorato con lui per buona parte della mia carriera. Naturalmente, questo risultato non è tutto dovuto a lui in quanto si tratta del prodotto del lavoro della squadra, anche se è Rory il progettista della vettura. Non ci attendevamo di avere un simile vantaggio oggi dopo una qualifica molto serrata: credevo che la gara sarebbe stata più difficile. Ci berremo un bicchiere di champagne per festeggiare questo successo con tutta la squadra ma, a questo punto della stagione, stiamo già pensando alla prossima gara in Spagna ed inizieremo a provare già da martedì prossimo“.
Rubens Barrichello: “Sono felicissimo di questo risultato, soprattutto perché non avevo raccolto punti nelle prime tre gare. E’ meraviglioso conquistare una doppietta davanti ai nostri tifosi. Ho guidato una buonissima macchina, con un bilanciamento ed un assetto che non avevo mai visto. Alla partenza, credo di essere scattato come Michael ma ero dalla parte più sporca della pista. Credo di aver pagato così la posizione persa ieri nelle qualifiche. Ralf è riuscito a passarmi avanti ed io non ho potuto chiuderlo. Su questa pista è impossibile sorpassare quindi non c’era molto da fare. Ho fatto un ottimo giro di rientro in occasione del primo pit-stop e sono riuscito ad uscire davanti a Ralf. Dopo la seconda sosta, quando ho avuto un problema con la ruota posteriore sinistra, mi sono concentrato per guidare nella maniera più pulita possibile. Ho avuto un problema nel doppiaggio di una Jaguar, che mi è rimasta davanti per cinque curve. Non conoscevo i miei tempi sul giro perché la telemetria non funzionava ma sapevo qual era il distacco rispetto a Michael. Allora, la squadra mi ha chiesto di rallentare per preservare il motore e così ho fatto nelle ultime battute della gara“.