Andrea De Cesaris storia di un pilota mai capito
Carattere forte, pilota veloce, testardo, determinato, sempre molto spettacolare il romano volante era sempre sotto la lente di tutti

Andrea De Cesaris classe 1959, una vita in Formula 1, una carriera mai felice. Il Pastor Maldonato dei tempi moderni. Un distruttore di macchine, tanto da guadagnarsi il record mondiale di ritiri e ritiri consecutivi. Insomma uno che non badava molto al portafoglio – e i team ne sanno qualcosa – e la sua generositร non venne mai apprezzata.
Il Circus della Formula 1 da sempre sforna campioni degni di entrare nel paradiso delle leggende ed altri, che intraprendono una strada parallela, rimangono un pรฒ nascosti, dietro a quelle ombre tanto grandi che non danno spazio ad altri campioni. Ce chi li dimentica in fretta, chi si ricorda solo i danni, chi da appassionato punto e basta decide di ricordare quelle imprese mai riconosciute a dovere e sempre lasciate dietro le quinte di un sipario che troppo spesso lascia in ombra piloti veloci, aggressivi, coriacei. Andrea De Cesaris era un parallelo del “Avviatore” Ferrari, un antagonista di tanti. Morto sul Grande Raccordo Anulare di Roma il 5 ottobre 2014 oggi facciamo un tuffo nel passato per rinfrescare un pรฒ la memoria di un pilota dimenticato.
Il 1972 dai kart alle monoposto veloce come il vento
Andrea De Cesaris รจ un ragazzo come tanti, figlio di onesti lavoratori sogna la Formula 1. Il 1972 inizia la carriera nei kart dove si fa conoscere grazie ad un carattere generoso e un piede pesante come un macigno. Vince con facilitร il campionato “coppa del mondo junior”ย di kart e l’anno successivo รจ campione bella classe 125 cc.ย A soli 17 anni ha giร fatto conquiste da campione. Nel 1978 Andrea si trasferisce nel Regno Unito per correre con le monoposto e i primi risultati rilevanti arrivano nel 1979 con il secondo posto nel campionato britannico F3 dietro al brasiliano Chico Serra. Aiutato dal papร , venditore di tabacchi Red & White ( Marlboro ) per lui non sarร difficile trovare sponsor e appoggi nei campionati. Arriva cosรฌ la prima proposta di ingaggio per la Formula 1; Alfa Romeo sponsorizzata dal prestigioso marchio di sigarette, lo chiama per sostituire il “Gorilla di Monza” Vittorio Brambilla ormai a fine carriera. Si parte per l’America, si vola in Canada. Alla guida di una Alfa Romeo 179C il romano affianca il connazionale Bruno Giacomelli. Il venerdi di prove assaggia l’asfalto e prende confidenza con la vettura, il sabato รจ un leone e si qualifica ottavo, la domenica solo un problema al cambio fermerร un indiavolato Andrea De Cesaris all’ottavo giro. Debutto eccellente, si vola a Watkins Glen. Ultima gara stagionale; come giร รจ accaduto la generositร del romano risalta le qualitร di guida e si piazza al decimo posto. Meno fortunato in gara che verrร speronato al secondo passaggio.

Nel 1981 Andrea De Cesaris viene ingaggiato dal Team Marlboroย McLaren. La Squadra inglese รจ nelle mani del nuovo Direttore Ron Dennis e John Barnard. Grazie all’appoggio della Marlboro, Sponsor principale del Team, De Cesaris non ha problemi ad inserirsi alla McLaren, in sua compagnia ci sarร l’irlandese John Watson. La McLaren-Ford M29F, per il romano, รจ difficile da guidare e per lui si annuncia una stagione in salita. In pista, Andrea non si risparmia. ร veloce, competitivo, ma commette numerosi errori. Spesso le sue gare terminano con deludenti, nel peggiore dei casi, in catastrofici incidenti. Al Gran Premio di San Marino a Imola, De Cesaris conquista un prezioso sesto posto. ร il suo primo piazzamento a punti in Formula 1. Al Gran Premio di Monaco McLaren porta la Mp4/1 con monoscocca in fibra di carbonio. Velocissimo in prova, distruttore in gara di monoposto. Cosa accadeva al romano? Un singolare tic gli faceva rovesciare le pupille. Durante la massima concentrazione questo non avveniva. Venne alla luce un โfilmatoโ, una breve sequenza in cui si nota la pupilla bianca in piena curva. Il tallone dโAchille di Andrea.ย Per Ron Dennis si oltrepassรฒ il limite! A fine Stagione Andrea viene messo alla porta per far posto a Niki Lauda, al suo rientro in Formula 1 dopo aver risolto i problemi con la sua linea di aerei. Lโesperienza di De Cesaris portรฒ Ron Dennis a non ingaggiare mai piรน piloti italiani. Infatti, Andrea resta lโultimo pilota italiano che ha portato una monoposto McLaren in gara.
Dopo un anno goliardico e disastroso in McLaren torna alle origini in Alfa Romeo e alla terza prova stagionale in qualifica si mette davanti a Niki Lauda. La vettura รจ veloce ma inaffidabile e spesso appieda il romano proprio sul piรน bello

La cavalcata verso la vittoria del pilota romano a Long Beach si conclude al 33ยฐ giro per unโuscita di strada. De Cesaris conquista un sorprendente terzo posto al Gran Premio di Monaco (nonostante una carenza di benzina allโultimo giro), vincerร Riccardo Patrese (Brabham-Ford) seguito da Didier Pironi (Ferrari). De Cesaris รจ velocissimo sui circuiti cittadini. Tra i grattacieli di Detroit, centra un grandioso secondo posto al termine delle Prove Ufficiali, un sesto posto a Montrรฉal. Ma la Stagione prosegue con altri incidenti.
Lโanno seguente la Stagione di De Cesaris รจ condizionata nuovamente dalla scarsa affidabilitร della nuova Alfa Romeo 183T a motore V8 turbo. Lโunica soddisfazione per il pilota romano รจ il secondo posto conquistato al Gran Premio di Germania a Hockenheim dietro al vincitore Renรฉ Arnoux su Ferrari. Nonostante tutto, la Stagione termina in positivo con il quarto posto a Brands Hatch (Gran Premio dโEuropa) e il secondo posto a Kyalami (Gran Premio del Sudafrica). Nell’ultima prova Stagionale, il pilota romano conquista la piazza dโonore sul podio tra le due Brabham-BMW di Patrese e Piquet, nuovo Campione del Mondo di Formula 1.
Dalla Ligier a Minardi e Brabham, Rial, Dallara, Jordan, Tyrrel questa รจ la danza del pilota veloce che non trova stabilitร
“Quello che ha il record di oltre 200 Gran Premi senza una vittoria: forse finirรฒ in una domanda di qualche quiz. Ma anche questo non รจ mai stato un problema, perchรฉ io ho sempre corso per me e non per gli altri. Non รจ un problema neanche adesso: non mi importa niente di quello che sono stato per gli altri, perchรฉ quello che dovevo essere lo sono stato per me”ย Andrea De Cesaris intervistato da Luca Delli Carri nel 2000

Andrea cambierร spesso vetture. Gli inglesi gli affibbiano il nome di ย “De Crasheris” –ย per via delle auto distrutte in pista. Il romano non ci stร . Non si arrende e continua per la sua strada, sempre veloce ma sempre costernata di noie meccaniche o incidenti. Una gara da cardioparma? Spa-Francorchamps, 25 agosto 1991. Il romano in Belgio diventa un drago e ancora una volta lo dimostra, non solo in qualifica ma anche in gara.Finalmente รจ il giorno buono. E in effetti quel giorno entrerร nella storia della formula 1, non per la sua gara ma per l’esordio di Michael Schumacher. Il tedesco ha preso il posto di Gachot, dopo che il belga รจ stato arrestato per una lite con un tassista, a Londra. Sulla pista piรน difficile del circus, rifila a De Cesaris sette decimi. Andrea studia la telemetria, non ci sta, prova a prendere in pieno il Radillion, ma alla fine deve arrendersi. Quel tedesco รจ un giovane mostro.

Schumacher la domenica alla partenza, nell’ansia di far bene brucia la frizione; dopo poche centinaia di metri รจ giร fuori. De Cesaris รจ libero di prendersi โ finalmente โ la sua giornata di gloria. Uno a uno, dopo aver risparmiato le gomme all’inizio, supera tutti; Modena, Patrese, Piquet! Alla grande, via veloce verso la vittoria...Una cosa non sa Andrea De Cesaris. La Ford, proprio quel giorno, ha voluto provare un nuovo tipo di pistone. Non si capisce se dia vantaggi in pista, di sicuro consuma piรน olio di una friggitrice del McDonaldโs il sabato sera.Mancano tre giri e De Cesaris si sente la vittoria in tasca; finalmente puรฒ mettere a tacere chi ancora lo ricorda per il soprannome De Crasheris; i marchi dโinfamia, si sa, sono duri a morire. Finalmente potrร lasciare il club di Chris Amon, Jean Pierre Jarier, Derek Warwick, Bruno Giacomelli e Jean Behra, quei piloti universalmente riconosciuti tra i piรน veloci ma che non hanno mai vinto una gara.
E invece lโolio finisce e il pistone si blocca;ย grippa. De Cesaris accosta e scende, sotto lโocchio impietoso delle telecamere. Non riesce nemmeno a piangere, forse รจ consapevole del suo destino. Il destino di una vicenda umana e sportiva che deve rimanere parallela a chi, come lui, era veloce e aggressivo.
Si ritirerร nel 1994, stanco di correre in Formula 1 e stufo di non esser mai all’altezza delle sue capacitร . A Verona nel museo Nicolis ci sono due dei volanti utilizzati dal romano nella sua lunga carriera.
Caro Andrea De Cesaris, se oggi fossi ancora in vita ti chiederei di quel tic che tanto fece discutere- Sarร vero? Non lo sapremo mai. Di te rimane il ricordo di un uomo aggressivo, goliardico, un drago nelle qualifiche, sfortunato in gara. Certo Senna era forte, Gilles era uno spettacolare sfascia auto, e tu non eri da meno. Tu eri un pilota parallelo, tutto cuore, tutto gas e vada come vada. Curiosa la tua passione fuori dal mondo delle corse, chissร se quel tic si faceva notare anche in mare. Chissร se, proprio quel tic, ti ha portato a quel incidente in moto a cui non hai avuto scampo.
#F1 #Formula1 #OnThisDay #OTD #TalDiaComoHoy
5 OCT
6 years ago today, Died Andrea de Cesaris (1959 โ 2014 โ ) 🇮🇹 (Teams @McLarenF1; @alfa_romeo; #Equipe_Ligier; @minardi09; @BrabhamOfficial; #Rial_Racing; #Scuderia_Italia; #Tyrrell; @F1JordanGP; @SauberF1Team ’80-’94).#RIP pic.twitter.com/r6mAUcl4drโ DriversAnniversaries (@Carhack89) October 5, 2020