Bernie Ecclestone apre alle donne, non in Formula 1 però. L’idea, è trapelata in settimana da parte del Patron del Circus che ha lanciato l’idea di creare una serie dedicata esclusivamente alle donne, da disputarsi all’interno dei weekend dei Gran Premi di Formula 1. Non sono state poche le critiche giunte a Ecclestone, con Susie Wolff che si è fatta maggiore portavoce, sottolineando come, se deve correre in macchina, lo vuole fare in «condizioni normali», ossia contro i colleghi uomini. Della stessa opinione è anche Michèle Mouton, presidente della commissione FIA Donne e Motorsport, che ha bocciato la proposta di Mister E.
«Credo che, per la mia esperienza quale concorrente, le donne vogliano correre allo stesso livello delle controparti maschili – ha sottolineato all’agenzia di stampa AP l’ex pilota di rally – Hanno mostrato nel corso dei decenni che è possibile. Il motorsport è solo uno dei tre sport, con vela ed equitazione, dove uomini e donne gareggiano uno in fianco all’altro con le stesse regole e classifiche». Differente l’opinione di Carmen Jordá, nominata development driver dalla Lotus, che a formula1.com ha accolto con positivismo la proposta di Ecclestone.
«Ci sono tante barriere e non sono facili da superare per una donna che vuole correre in Formula 1 mentre per gli uomini è più facile arrivarci – ha commentato la 26enne spagnola – Ora vediamo donne in posti di lavoro migliori, che fanno carriera in ambiti che sembrano riservati agli uomini. La mia domanda è: perché bisogna dire no ad un campionato del mondo di Formula 1 per sole donne? Sarebbe fantastico!», ha concluso Carmen.
Eleonora Ottonello
@lapisinha