Nonostante la prestazione sia nettamente migliorata se comparata con la completa delusione andata in scena a Monza, la Ferrari non può ritenersi soddisfatta del risultato ottenuto a Singapore. Dopo un fine settimana che sembrava esser cominciato nel migliore dei modi, il Cavallino Rampante ha dovuto accontentarsi di un quarto e ottavo posto. Jean Alesi, classe 1964, ha corso in Ferrari dal 1991 al 1995 e conosce bene l’ambiente della scuderia italiana contro la quale ha inveito con vere e proprie parole di fuoco. L’ex pilota di Formula 1, ospite alla trasmissione televisiva La domenica sportiva ha analizzato la situazione interna della Ferrari, facendo capire come, le vere problematiche della Rossa siano da imputarsi alla confusione della GeS, avvenuta a seguito della cacciata di Domenicali, e non ai piloti: «Non si può parlare male dei piloti della Ferrari, sono state scelte impeccabili. Alonso riesce a ottenere il massimo con la vettura che ha, mentre Raikkonen, se guardiamo alla velocità pura, è sempre molto forte, ma gli succede sempre qualcosa che rallenta la sua corsa», ha esordito l’ex pilota.
La Ferrari è in mezzo a un terremoto e lo stesso Alesi, assolti i piloti, punta il dito contro la squadra. Il chiaro riferimento è rivolto alle defezioni, volute o meno, che hanno colpito il team di Maranello dal mese di Marzo, con la fuori uscita di Stefano Domenicali, fino a poche settimane fa, con l’annuncio del cambio di guardia tra Montezemolo e Marchionne: «La Ferrari di oggi non è neanche capace di dare due macchine uguali ai due piloti. In base a come stanno messe le cose, non si va da nessuna parte in questo modo e non vedo queste ultime soluzioni adottate utili per uscire dal tunne – ha sottolineato Alesi – È partito Domenicali, che per me era molto bravo, mentre Mattiacci, che è il suo sostituto, sembra che prima di mettere la Ferrari sulla strada giusta debba capire cosa è la Formula 1. Questo è incomprensibile!».
C’è stato anche tempo per parlare dell’intrigo di mercato maggiormente discusso nelle ultime settimane, il possibile scambio di monoposto tra Sebastian Vettel e Fernando Alonso. «Cosa dire, Fernando quest’anno è uno spettatore di eventi e conoscendolo immagino solo quanto possa soffrire per questa situazione. Tutti nell’ambiente capiscono che è il miglior pilota ma che non riesce a vincere per colpa della macchina. Credo che ora Alonso sia più un peso che non un aiuto per la Ferrari, perché nonostante stiano cercando di dargli una macchina vincente, da cinque anni non ce la fanno. Speriamo che non vada via perché è uno molto forte e molto importante per la squadra. Se a Maranello puntano a un progetto di risalita dovrebbero lasciar libero Fernando e prendere un giovane», ha concluso.