Alain Prost, quattro volte campione del mondo di Formula 1, una personalità nel Motorsport e grandissimo rivale di Ayrton Senna. L’ex pilota, nel weekend appena passato è stato a Jerez de la Frontera dove ha assistito al finale della World Series in qualità di ambasciatore del marchio Renault. Il transalpino ha concesso una lunga intervista al sito caranddriverthef1.com parlando sia di quanto sta accadendo a Fernando Alonso, sia della situazione della Ferrari. Descritto come un uomo tranquillo, il francese, soprattutto in questo ultimo periodo, viene spesso raffrontato al driver di Oviedo: esattamente come fece Prost nel 1992, anche Alonso, nel 2015, potrebbe vedersi costretto a prendersi un anno sabbatico: «La tecnologia non cambia, se un pilota decide di prendersi un momento di pausa, si prepara, si riposa e quando torna è più forte di prima e in questo modo va bene, ma se uno si ferma e non fa nulla, il ritorno sarà molto più complicato».
Ha continuato il francese: «Personalmente per prendersi un anno sabbatico, devi avere delle certezze sull’anno del ritorno. Nel caso di Fernando, nel caso avesse già in tasca un contratto con la Mercedes per il 2016, ma se non è così, è difficile», ha sottolineato il quattro volte campione del mondo. Non ci sono stati ancora annunci, ne da parte di Alonso, ne dalla Ferrari. A quanto pare, la Rossa, per annunciare il nuovo pilota dovrà aspettare, per rispetto, che anche la situazione dello spagnolo si chiarifichi. Secondo il duo Mattiacci-Marchionne, il Cavallino Rampante aveva bisogno di un cambio di rotta e i tifosi, vedono nel probabile arrivo di Sebastian Vettel la netta possibilità di aprire un ciclo, sullo stile Schumacher. Prost non è di questa opinione: «Fernando lo ha dimostrato, non è il pilota che gestisce la squadra. I tecnici e il driver devono andare nella stessa direzione, altrimenti non si cava un ragno dal buco – ha continuato – Per Vettel sarà dura il prossimo anno. A Maranello non possono pensare di essere pronti a vincere fin da subito. Stanno affrontando un momento di grandi cambiamenti e ci vuole tempo per ricostruire il tutto», ha concluso.
