Credits: FIAFormulaE Twitter
Alejandro Agag mira al cambiamento radicale della F1, perché vorrebbe che utilizzassero motori elettrici come avviene in Formula E. “Mi piacciono i motori a combustione ma la loro era sta volgendo al termine. Vorrei una fusione tra Formula 1 e Formula E. Altrimenti la categoria regina dovrà aspettare 19 anni per essere elettrica e questo cambiamento si effettuerebbe troppo tardi. Al momento la Formula E è diversa ma penso che la fusione sia fondamentale e porti benefici“ afferma l’imprenditore spagnolo. Agag ha raggiunto un accordo con la FIA per avere l’esclusività delle vetture elettriche. Bernie Ecclestone non si oppose.
La Formula E ha dovuto scegliere di effettuare gare in un ambiente urbano. Se le gare di tale categoria si svolgessero su un circuito di Formula 1 è probabile che non sarebbero in grado di effettuare più di 20 giri circa. La categoria sta facendo progressi evidenti. Da quando ha debuttato, sei anni fa, fino a ora, i progressi infatti sono stati notevoli: la GEN-2 non solo ha soltanto maggiore potenza, ma riesce anche a eseguire gare di 45 o 50 minuti. Invece con la GEN-1 i piloti dovevano fermarsi a metà gara per cambiare vettura. La futura GEN-3 sarà ancora più potente e avrà batterie di maggiore capacità, ma il peso della monoposto sarà inferiore.
Jean Todt, presidente della FIA, afferma che l’arrivo della fusione tra le due categorie sarà molto complessa e tarderà ad arrivare, perché ci vorranno decenni prima che le prestazioni della Formula E raggiungano un livello simile a quello della F1, anche Agag ne è consapevole. L’anno scorso tutti i team avevano un produttore alle spalle e, sebbene Audi e BMW abbiano annunciato il loro ritiro, ci sono nuovi marchi interessati. La fusione potrebbe essere facilitata dal fatto che Discovery Holding Company, la società madre del milionario John Malone, non solo possiede la F1 attraverso Liberty Media, ma è anche uno dei principali azionisti della Formula E attraverso Liberty Global.